SENTIERO 800

800

Cai Sezione Marostica Immagine

ITINERARIO

V A L L O N A R A – R U B B I O – F O Z A – E N E G O

DISLIVELLO

salita m. 2437; discesa m. 1813

PARTENZA

m 127

ARRIVO

m 751

ORE DI CAMMINO

15,30

MANUTENZIONE C.A.I MAROSTICA

VALLONARA – RUBBIO – FOZA – ENEGO

ATTENZIONE! E’ stato ripristinato il percorso tra Foza e Valcapra; per la salita a Carpanedi, una volta scesi in contrada Valcapra, è necessario salire per la strada asfaltata fino a contrada Ciepar e da qui perendere la strada a destra (segnavia in loco).

RACCORDO IN QUOTA DEGLI ITINERARI CHE SALGONO DAL CANALE DEL BRENTA VERSO L’ALTOPIANO DEI SETTE COMUNI

Questo percorso è stato ideato per collegare tra loro tutti gli itinerari che salgono dal fondo del Canale del Brenta verso i margini orientali dell’Altopiano dei Sette Comuni, in modo da consentire agli escursionisti di variare a volontà i tracciati in salita e discesa, e creare interessanti anelli. Proprio per la sua funzione di collegamento, non sempre l’itinerario ha un tracciato originale. A tratti segue altri sentieri, o inevitabilmente strade comunali e provinciali, a volte anche trafficati. La sua lunghezza consiglia una tappa intermedia,e ne fa una modestissima “via” di media quota, che consente di conoscere una porzione dell’Altopiano spesso ancora naturale, altre volte variamente antropizzate. Volendo percorrere l’itinerario in due giorni consecutivi, si può pernottare a Foza e, alla conclusione della seconda tappa, scendere da Enego verso il punto di partenza usufruendo del servizio autobus di linea.

PRIMA PARTE VALLONARA – RUBBIO – STOCCAREDDO – FOZA
Dislivello: salita m. 1798 discesa m. 842 ore di cammino 9,30

Il tracciato prende avvio da Vallonara (m. 127), frazione ubicata a circa 2. Km. a Nord di Marostica Dalla Chiesa di Vallonara, si segue la strada che porta al centro sportivo. A fianco del cimitero sale, con pendenza moderata, una mulattiera selciata che, superata una rotabile per Valle S. Floriano, porta al Santuario dei Capitelli. Un centinaio di metri oltre questa località si piega a destra lungo il fianco di un edificio (ex scuole elementari) e poco dopo si ritrova nuovamente la mulattiera. Si attraversano delle aeree coltivate e, intersecato due strade comunali, si entra nel bosco e superata una terza strada, si sale con ampi tornanti gli Spiaggi fino ad arrivare alla località Tortima (m. 750, ore1,30). Dopo aver seguito verso sinistra, per un centinaio di metri la strada statale per Asiago, si riprende la mulattiera verso destra (Nord-Est) fra le case e, superata la contrada Bielli (m.827), si raggiunge un pianoro. Si attraversa in piano verso Nord e all’estremità si sale nel bosco per uscire poi nella località Rubbietto. Proseguendo per la strada asfaltata verso Nord si arriva a Rubbio (m. 1057, tot. ore 2,45). Attraversato il centro del paese, si prosegue per la provinciale verso Est, fino ad abbandonarla al tornante che scende a Tortima. Da questo si prosegue sempre su strada asfaltata, in piano o leggeri saliscendi passando accanto alle antenne ben visibili. Ora la strada, con modesta pendenza, punta verso Nord e si continua a seguirla fino al piccolo slargo dove partono due strade con divieto di accesso(m.1056)(1). Si continua su quella di sinistra e al termine dell’asfalto (2) si segue la strada bianca assieme all’itin. n. 765 in leggera salita fino alla C.ra Lova o Cimo (quota 1140, ore 0,45 tot. 3,30). Appena oltre la casara, si abbandona la strada e l’itin. n. 765 e si sale sulla sinistra assieme all’itin. n.769(3) che lo si segue a ritroso guadagnando il colmo del monte, per poi scendere verso Ovest fino alle c.re di Valleranetta (m.922, ore 0,30 tot. 4,00).
Qui si abbandona l’it. 769 che scende verso destra, e aggirata la grande pozza d’acqua, si sale per un avvallamento verso Ovest, fino a quota m. 1025 da dove, puntando a Nord, si raggiungono le C.re del Col di Mattio (m.1083). Declinando un po’ verso Ovest a monte della casara, si attraversa i boschi delle pendici orientali del Col dei Tre Confini e, superata la C.ra del Col della Berretta (m.1100), si scende alle C.re Le Pozzette (m. 1034, ore 1,15 tot. 5,15)(4).
Continuando verso Nord assieme all’itin.n. 771 si superano le vecchie cave di marmo e, per pascoli della C.ra Col D’Astiago, si raggiunge il Col d’Astiago (m.1241, ore 0,30 tot.5,45) riconoscibile dall’imponente serbatoio dell’acquedotto dei Sette Comuni. E’ questa la quota più elevata dell’it. 800.Dalla cima si segue la cresta verso Sud-Ovest per poi scendere nei prati verso Nord-Ovest, si percorrere la dorsale del Col dei Remi fino a Posta di Sotto (m.1089).
Ora si scende sulla sinistra nel rado bosco fino ad raggiungere la strada forestale della Valle Scausse (m. 950) la si segue verso Nord e poco più avanti ci raggiunge da destra l’itin. 778 della Calà Del Sasso (5) che si segue fino a Chiesa di Sasso (m. 965 ore 1,00 tot.6,45).
Si prosegue in direzione Nord per la strada d’asfalto. Si passano le contrade di Mori (965)(6), Stoccareddo (m.933), il Buso (m.870 ore 1,00 tot 7,45).
Dopo aver attraversato, con il nuovo viadotto, la testata della Val Frenzela, si imbocca per strada bianca sulla destra a fianco della casara e si prosegue, praticamente in piano, sopra i dirupi della stessa valle. Superato un gruppo di case affacciate sulla valle si raggiunge la contrada Tessar di Sotto e lasciato proseguire la strada a sinistra si sale, attraverso i prati. Lasciate sulla destra alcune casare si attraversa una strada comunale e, sempre per i prati, si passa accanto alla contrada Geccherini. Si esce quindi sulla strada provinciale Asiago Enego a 100 metri dal centro di Foza (m. 1083, ore 1,45 tot. 930). Dove termina la prima parte del percorso.

PARTE SECONDA F O Z A – E N E G O
Dislivello: salita m. 639 discesa m. 971 – ore di cammino 6,00

Dal tornante della provinciale a Sud di Foza, ci si avvia tra le case verso Est. Si scende per un sentiero ai margini di una pineta, si attraversa la provinciale per Valstagna e si raggiunge la sottostante località Val Capra (m.938) nella valletta omonima. Si risale, per pascoli, il versante opposto sempre verso Est fino all’abitato dei Carpenedi (m. 1062, ore 0,30). Da qui, in leggera discesa su strada asfaltata ad arco verso Est, si raggiunge la contrada Ori Chiomenti alla quale giunge da destra l’it. 783 proveniente da Sasso Stefani. Quasi al termine della contrada, si abbandona la strada per scendere per un tracciato nel mezzo dei prati e poi nel bosco verso la Val Cestona dove si procede su strada forestale che si segue prendendo a destra verso Est fino al termine della valle. Qui andando a sinistra verso Nord si affronta una bella cengia esposta sopra la Val Gadena e si scende per un tratto su un piccolo ghiaione sull’alveo fino al fondo della valle stessa (m.630, ore 1,00 tot. 1,30). Qui, proveniente da destra, s’incontra l’it. 784 che risale lungo la valle e, in congiunzione con questo, si attraversa il solco vallivo e si risale al lato opposto per mulattiera che con ampi tornanti che ci fa guadagnare quota. Più avanti si attraversa una pineta e si arriva ai prati della contrà Lessi (m.935, ore 0,45 tot. 2,15). Da Lessi puntando verso Sud-Est, in piano, prima per mulattiera poi per sentiero, si raggiunge, attraversando il pendio boscoso occidentale del Monte Spitz, e piegando più avanti verso Est il primo spuntone del Loke, dove, proveniente da destra, s’incontra l’it.785 che sale dall’imbocco della Val Gadena. Continuando diritti e toccando il secondo spuntone del Loke si piega verso Nord lasciando a sinistra l’it. 785 che raggiunge il Monte Spitz. S’ incontra ora una strada forestale di recente costruzione proveniente da Stoner, nella quale cammina anche l’it. 867 esso pure proveniente da Stoner. La si segue in leggera discesa fino al punto in cui incontra la congiunzione della Val Capra con la Valle di Godeluna, al cosiddetto Salto della Corda dove, sulla destra, arriva da Costa l’it. 786. In congiunzione con questo e risalendo a ritroso l’it 867, seguendo il fondovalle in direzione Nord, si raggiunge l‘abitato di Godeluna (m. 845, ore 1,15 tot. 3,30) posto al centro dell’amena valle omonima dove l’it. 786 termina. Da Godeluna si risale i prati, piegando verso Sud-Est fino alla località il Corlo e di qui si segue la strada bianca che in leggera discesa andando prima verso Est e poi verso Nord-Est, si arriva, dopo aver lasciato deviare a sinistra l’it. 867, alla frazione di Valgoda (m.839, ore 0,45 tot. 4,15), alta sul Canale del Brenta, dove, sempre da destra, giunge da Costa l’it. 787. Da Valgoda fino ad Enego il tracciato segue interamente la strada comunale asfaltata, in prevalente verso Nord con ampia ansa sulla Val Dicina. Superata subito una galleria e poi il ponte sulla Val Dicina e, toccate le contrade di Costa di la e di qua, e di Valdifabbro di la e di qua, si arriva in piazza di Enego (m.751, ore 1,45 tot. 6,30) dove l’it. finisce raccordandosi con l’it. 791 che sale da Piovega di Sotto.